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Ricerche genealogiche, trascrizione e traduzione documenti antichi e contemporanei (giuridici e legali)
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PERCHE' FARE UNA RICERCA GENEALOGICA
I motivi per cui intraprendere una ricerca genealogica sono vari e di natura diversa. La curiosità è la motivazione più ricorrente, legata alla passione per questa disciplina. In campo storico è utile per lo studio dei fenomeni sociali ed economici in epoche diverse. Troviamo poi la necessità di ricostruire un albero genealogico per esigenze legate ad aspetti tecnici e scientifici. Gli ambiti a cui la genealogia è strettamente connessa sono quello legale (motivi volti alla ricerca di eredi, beni e proprietà familiari), quello scientifico (in genetica fondamentale per l’anamnesi familiare per indagare il rischio di malattie ereditarie), quello clinico (la genealogia usata in psicanalisi attraverso la psicoterapia e la psicogenealogia).
GLI STRUMENTI
Gli strumenti del genealogista sono i documenti contenuti in luoghi specifici raccolti in base alla successione delle varie epoche . Per il periodo immediatamente successivo all'Unità d'Italia fino ad oggi i documenti che ci occorrono per la ricerca li troviamo nei registri degli Uffici di Stato Civile conservati nei Comuni e nei loro Archivi Storici. Si tratta degli atti di nascita, di matrimonio e di morte, compresi i censimenti della popolazione. Se vogliamo risalire a periodi anteriori dobbiamo consultare invece i registri ecclesiastici (suddivisi in Libri dei Battesimi, dei Matrimoni e dei Morti) che ogni parrocchia versa regolarmente all'Archivio Storico Diocesano di competenza. Ci sono però delle eccezioni al riguardo, perché in alcuni territori molte parrocchie, in special modo le più piccole, non hanno versato i loro registri per vicissitudini storiche. In ambito ecclesiastico fondamentali per la ricerca sono i Libri degli Stati d'Anime, dove ogni anno il parroco annotava i nomi dei componenti di ogni famiglia (età e professioni comprese) in occasione della benedizione pasquale. Un luogo molto utile dove trovare notizie sui nostri antenati sono i cimiteri ma con il limite temporale per le sepolture più antiche (in questo caso possiamo avvalerci dei registri di sepoltura, se ancora conservati nei piccoli archivi cimiteriali o parrocchiali). Ultima fonte ma fondamentale sono i Registri delle Liste di Leva di ogni Comune, in cui è presente anche la descrizione dei caratteri fisici dei nostri antenati maschi.
IL LINGUAGGIO DELLA GENEALOGIA: I LEGAMI GENEALOGICI.
PARENTELA: vincolo di consanguineità. E’ il vincolo tra le persone discendenti da uno stesso stipite (con filiazione all’interno e fuori dal matrimonio e adozione)
ASCENDENTI: dai genitori si risale ai nonni, bisnonni, trisavolo, quadrisavolo, pentavolo,esavolo, eptavolo…ecc.
DISCENDENTI : in Linea Diretta e Collaterali.
COLLATERALI: quando due o più persone discendono da uno stesso stipite (fratelli, zii, cugini, prozii.
AFFINI: vincolo tra coniuge e parenti dell’altro coniuge (viene meno in caso di divorzio).
Marito e moglie non sono AFFINI ma CONIUGI (vincolo di coniùgio).
GRADI DI PARENTELA
COME INIZIARE LA RICERCA: La scelta del tipo di indagine, cioè quale ramo indagare (paterno o materno) quindi procedere per FILO GENEALOGICO oppure per QUARTI (non solo per il nostro cognome ma anche della famiglia delle antenate con cognome diverso che hanno generato i nostri avi).
LOCALIZZAZIONE DELLA RICERCA: il territorio in cui sono nati e vissuti i nostri antenati contando anche spostamenti, emigrazioni. Questo aspetto è legato alla perfetta conoscenza della storia dei vari territori (degli antichi stati italiani; la struttura territoriale ecclesiastica dell’Italia – le diocesi)
RACCOLTA DELLE INFORMAZIONI IN FAMIGLIA: (tradizione orale all’interno della famiglia, memoria personale e ricordi)
Interviste ai parenti e ai conoscenti
Sintesi dei dati e passaggio alle fonti documentali